, ,

Lettera del Direttore aprile 2021 – “Non temete, io sono con voi sempre!”

Cari ragazzi e care famiglie,

in questi giorni ho pensato a quale augurio potervi fare per la seconda volta in cui viviamo “la Pasqua a distanza”, un tempo in cui trovare il “senso” alle cose non è così scontato.

Tante volte, negli scorsi mesi, abbiamo visto scritto davanti alle scuole o sugli striscioni appesi ai balconi delle case questa frase: “Andrà tutto bene”.

È un augurio bello che ci dà speranza e rassicura non solo i piccoli, ma anche i grandi.

Se apriamo i Vangeli, però, Gesù non ha mai detto ai suoi discepoli che sarebbe andato tutto bene. Tutt’altro. Ha promesso ben più: che non li avrebbe abbandonati mai, che sarebbe stato con loro per sempre, che avrebbe mandato il Consolatore, che avrebbe asciugato ogni lacrima, che avrebbe fatto nuove tutte le cose. Non ha mai promesso che tutto sarebbe stato liscio come l’olio. Ha invece parlato loro di fatiche, di incomprensioni, addirittura di persecuzioni e di sangue da versare per essere fedeli alla sua Parola. Ed insieme a tutto questo ha però iscritto nei loro cuori la più grande e consolante verità: “Non temete, io sono con voi sempre, fino alla fine dei tempi!”

È ormai un anno che ci sentiamo dire: “Nulla sarà più come prima”.

Gesù non lo ha mai detto. Ha pronunciato, dall’alto della Croce: “Tutto è compiuto!”. Queste ultime parole di Gesù, lette con i nostri criteri, dovrebbero essere del tutto smentite. Perché in quel momento nulla, secondo i calcoli umani, era compiuto: non era compiuta la Sua missione, non era compiuta la Sua compagnia di paurosi discepoli, non era compiuta la Sua predicazione, che non aveva mai varcato i confini della Galilea e della Giudea, non era compiuta la Chiesa. Neppure era stato scelto il nome dei suoi discepoli che ancora non venivano chiamati cristiani. Eppure, per Lui era tutto compiuto.

Perché per Dio le cose si compiono solo ad una condizione: dando la vita per gli altri.

A Pasqua tutti noi, insieme al coraggio che ci viene dal Risorto, raccogliamo una sfida: dare compimento all’incompiuto, partendo dalla certezza che Lui ha fatto tutto, eppure continua ad avere bisogno di noi.

Buona Pasqua! Il Risorto abiti sempre nel nostro cuore e ci doni la speranza che non delude.

Don Giorgio