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Lettera del Direttore di ottobre 2023 – “Lanciarsi o buttarsi?”

Cari ragazzi, cari genitori, cari professori ed educatori,

ottobre è iniziato portando con sé il pieno volume delle nostre attività: se volessimo scorrere il diario di bordo, hanno ripreso vita la scuola media e il liceo fin dall’11 settembre, il CFP la settimana seguente, poi il gruppo universitari e il Rosario delle famiglie, ed infine sabato 30 settembre anche le attività dei gruppi dell’oratorio. Praticamente ininterrotta l’attività del Santuario, che da questa settimana riprende con la Messa anche alle ore 8. 

Prendere parte a questo vortice di iniziative, che ogni anno ci assorbe tante energie per “accendere i motori”, credo metta sempre davanti a tutti il bivio fra il “lanciarsi” o il “buttarsi”. Giocando sul filo sottile delle parole, credo ci sia molta differenza fra il doversi gettare a peso morto nelle giornate che scorrono – quasi sopravvivendo -, e l’attraversarle guardando o lasciandosi guardare da qualcuno… Qualcuno!

Si vede tantissimo la differenza fra quanti riprendono la routine dell’anno scolastico con slancio e quanti invece si lasciano vivere, tollerando gli imprevisti e la fatica come un “male necessario”.
I primi sono, come trapezisti coraggiosi, che corrono il rischio anche di sopportare l’incertezza del volo sospeso – dove non tutto è chiarissimo e comodo – perché sanno di poter contare su una presa sicura alla stessa altezza del lancio, se non anche più su. 

I secondi assomigliano invece a paracadutisti impauriti, che si buttano verso il basso costretti, e che hanno il solo obiettivo di atterrare, perdendosi i grandi orizzonti che potrebbero godere dall’alto.

Crediamo, come ambiente educativo, che la grande differenza fra questi due stili di vita risieda nelle persone che accompagnano il cammino: chi vede qualcuno venirgli incontro si lancia, chi scommette solo su di sé… si butta.

Chi si lancia, in cambio di una buona dose di coraggio troverà nuovi stimoli; chi si butta, perderà forse anche quanto aveva guadagnato. “Buttarsi via”: si dice di chi si spreca.

Carissimi tutti, vogliamo lanciarci con decisione prima di tutto incontro al Signore della Vita, che sempre ci viene incontro per non lasciarci mai dove e come ci trova, sicuramente non nella nostra comfort zone. In secondo luogo, crediamo che entrare al San Lorenzo per incontrare qualcuno sia poi anche sempre un’occasione che segna la differenza nella crescita e nelle relazioni di cui tutti abbiamo bisogno. Che nessuno esca dai nostri ambienti sentendosi più solo o più perso.

Le settimane che abbiamo di fronte si distingueranno soprattutto per i ritiri e le attività di orientamento “a 360°” per le singole classi, ma anche per gli OPEN DAY, che marcano la nostra voglia di futuro: accanto a tante attività dedicate specialmente ai ragazzi delle nostre terze medie, rimando agli articoli sul nostro sito 

Benediciamo don Bosco, che ha reso possibile il sogno di Dio per i giovani (quest’anno festeggiamo il bicentenario del “sogno dei 9 anni”) ed insieme a lui desideriamo crescere ragazzi e ragazze “liberi” da tutto ciò che gli impedisce di lanciarsi verso il futuro che hanno scritto dentro!

Buon anno a tutti

Don Fabio Mamino SdB