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I volti cambiano, don Bosco resta: arrivi e partenze per la comunità di Novara SdB

Carissimi ragazzi e genitori, amici e benefattori del San Lorenzo,

nel mezzo dell’estate, grati per tantissime occasioni di bene che abbiamo potuto seminare attraverso il centro estivo appena terminato e i quattro campi scuola di Malesco (tutti eventi molto popolati, grazie al Cielo!) è tempo per le nostre comunità di alcune novità, fra partenze e arrivi di confratelli salesiani.

Come magari sapete, la nostra è una missione rivolta ai giovani, che noi salesiani svolgiamo sempre in forma comunitaria, mai da soli: ogni comunità cambia sempre nella sua composizione, perché ciò che ci lega a don Bosco è prima di tutto la congregazione salesiana che è grande nel mondo e porta nel cuore tutti i bisogni dei giovani, a partire dai più poveri e abbandonati.

È per questo che ciclicamente, ad intervalli non sempre regolari né prevedibili, siamo tutti chiamati ad entrare nelle realtà delle nostre opere, a cercare di farci voler bene e di annunciare la Buona Notizia che è il Vangelo, ma anche a salutare e “rimandare oltre”, perché le opere non sono nostre in senso stretto, ma appartengono a don Bosco, sotto lo sguardo di Maria Ausiliatrice.

Quest’anno saranno due i confratelli che partiranno per altre nostre case:

  • Don Raffaele Celotti SdB, per 9 anni catechista e animatore della Scuola Media, docente di religione e incaricato dell’oratorio
  • Il prof. Alessio Moretto SdB, che ha svolto per due anni il suo tirocinio formativo (quella tappa di cammino, comune a tutti i confratelli che si formino per il sacerdozio, fra lo studio della filosofia e quello della teologia) come insegnante di religione (alla scuola media e al liceo) e assistente alla scuola media e in alcune attività del liceo

Don Raffaele Celotti SdB

prof. Alessio Moretto SdB

Avremo occasione di salutare entrambi DOMENICA 3 SETTEMBRE, nella S. Messa delle ore 10 e nel tempo che seguirà dopo.  Siete tutti invitati!!

Don Raffaele sarà poi di comunità presso la nostra casa di Chieri, dove ritroverà don Gigi Nava (che molti di voi ricordano), mentre Alessio sarà di casa nella comunità di studentato teologico presso la sede di Torino-Crocetta.

Non intendendoli mai “al posto di…”, ma accogliendoli come un dono di Dio in quanto nuovi giovani salesiani che la Congregazione può offrire ai nostri ragazzi, daremo il benvenuto ad un nuovo confratello sacerdote – DON GERALD ALAKWE OSHIOBUGIE SDB – e un nuovo confratello in fase di formazione, anche lui tirocinante, SIMONE CERRUTI SDB.

Don Gerald Alakwe Oshiobugie Sdb

Simone Cerruti Sdb

Don Gerald, una vera novità per la nostra comunità, si presenta così:

“Vengo dalla terra dei fiumi, in Nigeria. Amo il Signore e amo Don Bosco. Sono facilmente riconoscibile dai miei capelli afro, mi piace viaggiare e incontrare nuove persone e conoscere nuove culture. Amo la vita e stare nella natura. Mi sono innamorato con le montagne in Italia. Spero di poter portare i doni che il Signore mi ha dato nella sua bontà ai giovani e alle famiglie del territorio Novarese”.

Simone, invece, è già stato nella nostra casa due volte, prima di intraprendere il cammino salesiano e l’estate scorsa, in aiuto al centro estivo. Ci saluta così:

“Ciao a tutti, mi chiamo Simone e sono un giovane salesiano che verrà a Novara per il tirocinio. Sono diventato salesiano l’8 settembre del 2021 e ho finito a giugno i due anni di filosofia che fanno parte del percorso di studi. Sono molto contento che mi abbiano chiesto di tornare nella casa di Novara dopo aver già aver visto la bellezza dell’ambiente durante l’estate dell’anno scorso e aver già conosciuto molti giovani che lo abitano. Ringrazio fin da adesso dell’accoglienza che già ho avuto modo di sperimentare e ringrazio la comunità salesiana per le attenzioni e la cura che mi riserverà per il mio cammino salesiano verso il Signore. Affido a don Bosco il periodo che trascorrerò qui e coloro con cui ci incontreremo”.

Immaginiamo lacrime di commozione, sempre pronte nel salutare persone a cui ci si è affezionati, e sorrisi di accoglienza, che non devono mai mancare per aiutare chi deve muovere i primi passi in un ambiente nuovo.

Mi rivolgo a tutti voi, chiedendo l’aiuto e il sostegno della preghiera, perché questi nostri quattro fratelli possano sentirsi subito “a casa”, così da mettersi generosamente al servizio e permettere a tanti ragazzi di incontrare il Dio della gioia!